CUCINA FRANCESE:LA RATATOUILLE

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Bistrot a Parigi

Questa ricetta ci fa pensare al topolino che nel cartone si dilettava in cucina  preparando cibi deliziosi , tra cui la” Ratatouille”. Ebbene la cucina francese racchiude in sé un inestimabile pregio.La raffinatezza e l’eleganza sono i pilastri fondamentali di questa cultura che viene imitata da tutto il mondo, o almeno, da gran parte del mondo. La Francia,nonostante la numerosa quantità di prodotti gastronomici , punta sulla qualità e sul mangiare bene,è una cucina in continuo movimento e in continua evoluzione. Se non ci si accontenta della Cousine du terroir(cucina locale)perché non immergersi nella fantastica Nouvelle cousine(nuova)? O magari, perchè ancora non tuffarsi nella poesia della Haute cousine(alta cucina)? Dai ristoranti, alle affollate vie dei mercati, ai piccoli bistrot del centro,non c’è distinzione. Ovunque si può assaporare quella magnifica sensazione di ricercatezza e gusto unici nel suo genere.

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LA RATATOUILLE è una ricetta tipica della Francia,precisamente di Nizza.Viene dal francese “touiller”che significa”rimestare”.

E’ un piatto della cucina contadina francese. Simile alla nostra “caponata” risulta un piatto semplice e gustoso, per chi adora le verdure in tutte le sue forme.

Difficoltà:**

Preparazione:35 minuti

Persone: 4

Ingredienti:°2 melanzane°,4 zucchine piccole,2 cipolle,1 peperone rosso,1 peperone verde,20 pomodorini ciliegini, liquido di vegetazione di10 pomodorini ciliegini(l’interno dei pomodorini una volta rimossi i semini),1/2 costa di sedano,2 spicchi d’aglio, qualche foglia di basilico,2 rametti di timo,2 foglie di alloro,1 bustina di zafferano, olio d’oliva e olio di semi per friggere.

Preparazione:

Pulite le verdure e lavatele accuratamente.

Tritate le cipolle.

Scaldate in padella dell’olio extravergine d’oliva e fatevi appassire le cipolle. Non appena le cipolle si saranno ammorbidite e saranno diventate trasparenti, aggiungetevi i peperoni (sia quello rosso che quello verde) puliti, senza semi e tagliati a pezzetti ed il sedano affettato.Aggiungete alla padella anche i pomodorini tagliati a metà, le foglie di basilico, il timo, l’alloro e gli spicchi d’aglio tritati finemente.Lasciate stufare il tutto coprendo la padella con un coperchio e aggiungendo il liquido di vegetazione di 10 pomodorini se necessario.Nel frattempo tagliate le zucchine a dadi, scaldate dell’olio di semi in una padella e friggetevi le zucchine appena preparate.Quando le zucchine saranno fritte e saranno ben colorite, prelevatele dall’olio di frittura e mettetele da parte su dei fogli di carta assorbente.

Tagliate, a questo punto, le melanzane a dadi e mettetele a friggere nello stesso olio utilizzato per friggere le zucchine. Una volta cotte, prelevate le melanzane dall’olio e mettetele ad asciugarsi dall’olio in eccesso su fogli di carta assorbente.Unite, quindi, sia le melanzane che le zucchine alla padella con i peperoni e i pomodori.Lasciate insaporire il tutto sul fuoco aggiungendo una bustina di zafferano e dell’acqua qualora fosse necessario.La ratatouille deve rimanere morbida.

Bon appètit!

CUCINA ITALIANA: TIRAMISU

Che dire della cucina italiana? I turisti che provengono da tutto il mondo rimangono affascinati ed ammaliati dal nostro paese, che oltre ad attrarli dal punto di vista culturale e storico, ne approfittano per stuzzicare un po’ il palato.

Ogni regione abbraccia tradizioni millenarie che seppur rivisitate negli anni, mantengono lo stesso sapore genuino di sempre.

Il TIRAMISU è uno dei dolci più preferiti in Italia. Le sue origini sono incerte. Proprio perquesto nacque una sorta di contesa circa l’invenzione. La nascita risale al XVII secolo a Siena, in onore del Granduca di Toscana Cosimo de Medici che era venuto a farvi visita. I pasticcieri della zona deliziarono il palato di questo, preparando un dolce innovativo e particolarmente prelibato. Esso doveva rispecchiare le caratteristiche del Granduca: dolce, importante e gustoso, ma allo stesso tempo fatto di ingredienti semplici. Venne chiamata” zuppa del duca” e piacque così tanto che egli portò la ricetta a Firenze; successivamente tutta l’Italia ne venne a conoscenza. Conteso fra la nobiltà di quel tempo,  gli attribuirono proprietà afrodisiache e venne chiamato: Tiramisù. In seguito il tiramisù venne rivisitato in tanti modi. Ma la ricetta originale non prevede l’uso del liquore.

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Difficoltà: *

Preparazione: 30 minuti

Persone: otto

Ingredienti:

°500 grammi di mascarpone,°4 uova fresche,°400 grammi di savoiardi,°120 grammi di zucchero, °cacao amaro in polvere q.b per spolverizzare,°6 tazze di caffè.

Preparazione:

  • Per prima cosa preparare il caffè. La quantità a scelta, ma preferibilmente 6 tazze. Versateci lo zucchero q.b e lasciatelo intiepidire. Montate i tuorli delle uova insieme a metà dello zucchero fino ad ottenere un composto cremoso, chiaro, gonfio. Incorporare il mascarpone amalgamandolo con una frusta fino ad ottenere una crema senza grumi. Montate gli albumi a neve con un pizzico di sale e il restante zucchero. Mescolare il tutto amalgamando lentamente. Disporre i savoiardi su un vassoio e imbeverli nel caffè da rendendoli non completamente zuppi. Ricopriteli di crema di mascarpone e sopra spolverizzate il cacao amaro. Il secondo strato di savoiardi disporlo orizzontalmente e ripetere lo stesso passaggio. Terminare il tutto con un’abbondante spolverizzata di cacao amaro e disporre il dolce in frigo per almeno 4 ore.

Buon appetito!